mercoledì 16 aprile 2014

Quelli delle 21:30


Ogni ora del giorno e della notte ha i suoi "indigeni".
Se vi è mai capitato di frequentare una zona residenziale intorno alle 21:30 vi sarete di certo imbattuti in alcuni personaggi tipici: la ragazza 30enne con a tracolla la borsa del lavoro e la borsa della palestra, la giovane coppia che passeggia di ritorno da un'apericena, l'uomo in giacca e cravatta e gli occhi pieni di pensieri che rientra da una giornata piena di riunioni... e poi quelli che portano a passaggio il cane! 

Questa è la categoria che vorrei analizzare perché è un vero e proprio segmento di popolazione che andrebbe studiato e categorizzato dagli antropologi. Sicuramente inizierebbero  a tipizzare così:

La signora con piumino moncler, che copre la tuta e le crocs, che porta in giro il suo cane di razza - che le somiglia anche un po' fisicamente - e che ha la busta della spazzatura in mano e gli occhi cerchiati.

L'uomo che sarebbe rimasto volentieri sul divano ma che è stato obbligato a portare fuori il meticcio di taglia media - sì, proprio quello che gli rosicchia le pantofole - ma che nel frattempo guarda il suo smartphone e non il ricordino che il suo "amato" cane ha appena lasciato per terra.


La ragazzetta di 16-18 anni che allo smartphone ci parla mentre, dall'altro lato del guinzaglio, il suo cane la strattona, per lei uscire è la scusa per fare quella telefonata che a casa non avrebbe potuto fare e te ne accorgi perché bisbiglia e si guarda un po' intorno per vedere se qualcuno la ascolta.


Questa non è molto lontana da quello che esce con il cane per telefonare all'amante e darle la buonanotte!

Poi c'è quello che viene portato in giro dal suo cane di grossa taglia, questo tipo umano ha gli occhi addormentati e quando lo incontri nuovamente alle 7:30, con la stessa flemma e gli stessi occhi addormentati, ti chiedi se sia mai tornato a casa o se abbia continuato a girare tutta la notte.

Probabilmente l'elenco da fare è ancora lungo... ma mi chiedo: qual è quell'"indigeno" delle 21:30 che non noto?.. si apre la caccia con questo hashtag #QuelliDelle21e30

giovedì 24 ottobre 2013

2003 - 2013

Ultimo esame della sessione fatto! 30 e lode... un po' rubato... ma alzerà la media e va bene così.
Come per ogni esame arriva un "premio", stavolta sono gli scarpini calcetto (30 euro in super sconto al negozio di sport sotto casa che sta chiudendo).

Ora è il momento di fare i compiti per il campo, fare lo zaino... rileggo la lettera: cavolo, mancano le ghette!!! e ora dove le trovo?!...mmm.. ma forse non serviranno, è fine ottobre, ti pare che nevica in toscana?! 
Ma da brava secchiona proverò a fare qualche telefonata per trovarle....
Daje!!! Mario ce le ha ed abita pure a 200 mt da casa mia.. ho tutto il tempo per andarle a recuperare. 

Tendina e saccappelo ci sono, magliette, mutande... persino i pantaloni lunghi! Sì, dai, lo so che non cammino da qualche anno con lo zaino in spalla, ma mica mi sarò dimenticata come si fa.... non sto neanche portando lavatrice e asciugatrice!

.... questa era la sera prima di quella settimana che ha dato luce nuova a quell'esperienza che stavo facendo da un paio d'anni e che avrei portato avanti per altri 8; mi ha fatto rendere conto che stavo un po' navigando a vista, ma non troppo, e che avrei potuto navigare in rilassatezza con cartine, bussola e sestante verso un obiettivo che mi affascinava, entusiasmava e motivava in ogni altra cosa che stavo vivendo.

Strada, neve, malanni, risate, lunghe giornate… e ancor più lunghe notate!

Volti incontrati, volti frequentati, volti entrati nel quotidiano per tanto tempo e, in parte un po' persi, ma rimasti proprio nel cuore... amicizie e vite cambiate insieme.

Eremo di Camaldoli 25/10-1/11/2003 – CFA Interbranca


"Giuntainos" e "Addomesticami"… A tutti!




mercoledì 3 ottobre 2012

L'effetto "madaleine" della musica (aka: la colonna sonora della mia vita)

Non sono una grande intenditrice di musica. Non ho gusti strutturati. Non ho orecchio musicale. Sono stonata. Non conosco le "rarità". Non andrò a più di 4-5 concerti l'anno. Ho studiato musica per 7-8 anni contro voglia... dimenticando tutto poco dopo aver abbandonato il piano. Ma credo nel potere evocativo della musica. La musica che mi piace e quella che mi ricorda qualcosa. Quella che mi fa viaggiare nel tempo e nello spazio, che mi riporta qualcuno vicino... ed anche quella che mi fa rivivere qualcosa di triste ma significativo per la mia storia.
Rifletto spesso su questo e ne parlo quando mi chiedono "che musica ascolti?".
Questo pensiero mi è tornato alla mente stasera dall'ascolto di "Crepuscolaria" degli Otto Ohm. Il ricordo sono le prime mattine a Roma, nell'ormai lontano 2000, l'attesa del tram a via dello Scalo di San Lorenzo. L'odore della tangenziale che correva sopra la testa. L'umido del mattino. Quell'ansia da "chissà se sto facendo la cosa giusta".
Volendo rivivere la mia storia attraverso la musica come non citare Guccini. È entrato nella mia vita a 4-5 anni con "Il vecchio e il bambino" in una cassettina contenente altre canzoni che mamma usava per le sue lezioni a scuola (altre in quella complilation casalinga: "Eppure soffia", "We shall overcome",  "C'era un ragazzo", "La guerra di Piero", "Samarcanda"...)... Mi ricorda i viaggi in macchina cantando a squarcia gola e il gioco di parlare per canzoni. Poi Guccini l'ho quasi "dimenticato" fino al trasloco a via Valenziani di cui è stato colonna sonora... insieme a Giammaria Testa ("Un aeroplano a vela") e Ludovico Enaudi ("I giorni").
E che dire di Rosana con "Si tu no estas" e dei No Doubt con "Don't speak"!?!? i ricordi del primo amore! L'emozione dell'attesa, le farfalle che svolazzano, il batticuore, il ritrovarsi, il primo costruire qualcosa..
Loreena McKennitt c'è, c'era e c'è sempre stata da quel primo "Bonny swam", i concerti, l'addormentarsi cullandosi in quella voce.
La notte e l'adolescenza... l'ascolto della radio di notte di nascosto... e a rievocare quelle notti è "Le mie amiche".
E poi io e mia sorella che facciamo le sceme cantando "Sure" dei Take That!? Giornate e nottate a discutere se fosse meglio Jason o Gary!! (Jason, ovviamente!!)
Potrei continuare all'infinito con i Modena, Jovanotti, Stragà, i Nidi D'Arac, Daniele Silvestri, i Kunsertu, Carmen Consoli, Tiromancino, Tracy Chapman...
Ma detto questo cosa definisce se è o meno buona musica?! certo ci saranno nozioni di armonia che incasellano rigidamente la musica.. ma stasera mi piace pensare alla musica solo come amo che pesca le emozioni usando come esca i ricordi associati.
E quali sono le canzoni che pescano i ricordi nella tua storia?!
"La strada" ricordando il Cammino di Santiago

martedì 22 maggio 2012

23 maggio 1992.. nel 2002 scrivevo...

10 anni fa, nella notte tra il 22 e il 23 maggio, con gli occhi pieni di lacrime, scrivevo questo:

"Ricordo mia madre venirmi incontro con gli occhi lucidi. Era un tiepido sabato sera siciliano. Era maggio. Io ero a una tipica festa di compleanno all'aperto, di quelle che i ragazzini siciliani organizzano per il loro compleanno se cade tra maggio e ottobre. Mia madre mi venne incontro e con la voce rotta in gola mi disse: «L'hanno ucciso, hanno ucciso il giudice Falcone, vicino Palermo!». Non avevo ancora dodici anni, ma conoscevo già chi fosse Giovanni Falcone. Cominciavo già a capire cosa significasse mafia e morti di mafia. Avevo già avuto occasione di marciare con una fiaccola in mano per dire sì alla legalità. Ricordo il giorno dopo, il 24 maggio, a Catania tutti in piazza Verga a dire «io dico no alla mafia», un unico serpentone silenzioso. Tanto clamore, tanto rumore per affermare la nostra resistenza alla mafia. Grosso frastuono che si è affievolito nel tempo. Sono trascorsi dieci anni: cosa è rimasto oltre l'eco di quell'urlo che i siciliani onesti hanno lanciato verso il cielo, in quelle tiepide sere siciliane? Quell'urlo ha smosso le acque, qualcuno ha messo le mani in pasta per cambiare le cose.
Purtroppo, sono gocce d'acqua nel mare. La memoria di quel profondo dolore sbiadisce e rischiamo di perdere tutto quello che si è fatto. Il carrubo che sta di fronte alla casa di Falcone, per molto tempo carico di fiori e biglietti, oggi è spoglio, senza le foglie della resistenza... Forse l'eco è sufficiente a non perdere la speranza di cambiare le cose, ma non è sufficiente per cambiarle realmente. Cambiarle dal basso, dalle piccole cose di ogni giorno nelle quali ognuno di noi è protagonista. 
Ringrazio mia madre di avermi messo la fiaccola in mano e di avermi fatto vedere la linea che separa la legalità dall'illegalità. Mi auguro che ognuno di noi si ricordi di prendere in mano quella fiaccola e riconoscere la linea. E poi, guardandosi intorno, sappia farla riconoscere a chi non riesce o non vuole vedere oltre."

giovedì 12 gennaio 2012

Un anno di blog

Un anno fa oggi iniziavo questo blog pubblicando il primo post! 
In quel momento ero combattuta se iniziare o meno a pubblicare i miei pensieri. 
Ho iniziato con un post a settimana, adesso siamo a circa un post al mese. Gli argomenti sono stati vari: sono arrivati dal mio quotidiano, dall'attualità... ma ci sono state anche riflessioni e recensioni.
In un anno ho pubblicato 16 post (questo è il 17esimo... numero interessante per i superstiziosi!!!). Sono state visualizzate quasi 1800 pagine. 
Più di 1600 dall'Italia il resto dall'estero: USA, Germania e.. rullo di tamburi.. Romania!!! Non ho ancora capito chi è il mio assiduo lettore rumeno che mi cerca su google.ro. 
Come i miei lettori arrivano al blog? la maggior parte attraverso facebook, ma anche twitter e cercando me o temi da me trattati su google.
Le parole più cercate, che poi portano al mio blog, sono: "sognare", "emanuele sceri" e "missbrux", quella che mi è sembrata più strana è stata "famiglia matriarcale".
Il sistema operativo più utilizzato dai miei lettori è Windows, il browser è Chrome. Molti consultano il mio blog da iPhone (e non sono io!!!) e iPad.
Chissà quali saranno le statistiche del prossimo anno... sempre se esisterà ancora questo blog!!!

martedì 20 dicembre 2011

Midnight in Paris

Un bel film, per me, è quello che non resta sullo schermo ma che, in qualche modo, mi fa viaggiare con i pensieri, i sentimenti, le emozioni!
Questo è quello che ho provato stasera vedendo "Midnight in Paris", ultimo film di Woody Allen.
La serata non era iniziata proprio al meglio, primo spettacolo perso e proiezione del secondo in bilico perché troppi pochi spettatori in sala (alla fine solo 4!!!). Per fortuna la simpatica signora del cinema ha fatto un strappo alla regola, che in quel circuito cinema vuole un minimo di 6 spettatori, e abbiamo iniziato a sognare.
Il primo dei sogni è stato quello di camminare per le vie di Parigi, magari sotto la pioggia, sentirsi dentro le atmosfere e lo sguardo di chi ce la sta raccontando.
Il protagonista ci accompagna prima attraverso la storia dell'arte e della letteratura degli anni '20 e poi, per un attimo, alla fine dell''800. 
Questo viaggio, questo racconto, questo sogno fa venir voglia di leggere, guardare opere d'arte nell'attesa che arrivi la sindrome di Stendal, e, perfino, la voglia di scrivere e dipingere in prima persona. La voglia di essere quell'artista che racconta la realtà.
All'uscita dal cinema avrei voluto iniziare a camminare, vagare per la città, in attesa di quel rintocco di campane che mi avrebbero portato lì dove avrei potuto incontrare chi conosco e apprezzo solo dalle sue opere.
Non so se ho anticipato troppo o detto troppo poco della trama ma per sognare atmosfere, reinterpretare l'opera degli artisti raccontati, far crescere il desiderio di visitare Parigi... la visione di questo film è proprio raccomandata!



lunedì 7 novembre 2011

"A qualcuno piace CRITICO"

“Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di quanto non l’avete trovato” così scriveva Sir Robert Baden Powell of Gilwell – fondatore del movimento scout – nel suo ultimo messaggio.
Proprio a questo devono aver pensato gli scout del gruppo AGESCI Roma 72 quando hanno provato a cambiare la realtà a loro livello.
Nell’agosto del 2010 il Clan (ragazzi e ragazze tra i 17 e i 20 anni), dopo un lungo lavoro sul consumo critico fatto durante l’anno, ha deciso di tradurre la loro riflessione in un’azione concreta: Cambuse Critiche.
Il funzionamento di Cambuse Critiche è quello di un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), gli attori in campo non sono le famiglie ma i gruppi scout, in occasione dei loro campi.
Alla base del progetto c’è la consapevolezza che le nostre scelte di acquisto hanno un valore, scegliere di acquistare da un fornitore che non abbia come unico obiettivo la massimizzazione del profitto – a discapito dei lavoratori e dell’ambiente, per esempio – è il valore aggiunto di chi ragiona da “buon cittadino”.
In concreto i ragazzi hanno creato un elenco di fornitori, compilato i listini dei prodotti e trovato una modalità di gestione degli ordine che fosse calata sulla realtà dei campi scout.
Sono una decina i fornitori individuati, tra loro: Pangea – Niente troppo, cooperativa legata ad Altromercato; Io non assumo in nero, realtà siciliana che si occupa della produzione “etica” delle patate; Iris, che si occupa della produzione di pasta biologica.
A parer mio il passo più complicato che hanno compiuto è stato cercare e mettere in rete i gruppi scout che hanno aderito a questa scelta di consumo.
Questo lavoro ha consentito che, negli ultimi mesi, circa 50.000 euro sono stati spesi attraverso questo gruppo di acquisto. La quota più significativa (c.a. 45.000 euro) è arrivata dalle scelte di acquisto del Campo Regionale organizzato la scorsa estate dall’AGESCI Lazio a Veroli (FR).
La scelta fatta aveva il duplice scopo: acquistare in modo etico e critico, secondo i principi dell’associazione, e cogliere l’occasione per educare e sensibilizzare i ragazzi presenti (circa 1300 ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 16 anni) ad essere “consum-attori” e non solo vittime del consumismo.
Il progetto Cambuse Critiche pian piano si sta distaccando dalla realtà del gruppo Roma 72, al momento è in mano a 5 persone – provenienti al momento dal gruppo ma aperti ad accogliere chiunque li voglia aiutare – che costituiscono una pattuglia che continuerà il lavoro con due obiettivi: quello commerciale – quindi il gestire il gruppo di acquisto; il secondo è la divulgazione e la sensibilizzazione sugli argomenti inerenti al consumo critico.
Per ulteriori informazioni: 
http://www.cambusecritiche.org
http://www.agesciroma72.org/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=44&Itemid=66
info@cambusecritiche.org